“Ora scelte coraggiose per sostenere il reddito degli agricoltori”. Questo il commento di Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese dopo il G7 delle associazioni agricole tenutosi nei giorni scorsi, guidato da Coldiretti, che per la prima volta ha riunito a Siracusa le principali organizzazioni all’interno del G7 dell’agricoltura.
Al termine dei lavori è stato diffuso un documento comune che è stato consegnato al Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, presidente di turno del G7 agricolo e a John Steenhuisen, Ministro dell’Agricoltura del Sud Africa, per poi essere trasferito a tutti i ministri.
In occasione della riunione dei ministri dell’Agricoltura del G7 in Sicilia, i presidenti delle principali organizzazioni agricole dei paesi del G7 si sono riuniti per sottolineare il ruolo cruciale che gli agricoltori e le loro organizzazioni svolgono nella costruzione di sistemi alimentari resilienti, inclusivi e sostenibili. Questo appello arriva in un momento critico, segnato dall’instabilità geopolitica e dalla crescente crisi climatica.
La dichiarazione congiunta, sostenuta anche dall’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori (WFO), non solo riflette la voce collettiva degli agricoltori del G7, ma si allinea anche all’impegno della comunità agricola globale per sistemi alimentari sostenibili.
“Nel documento – rimarca Colombo – si sottolinea la necessità di un approccio centrato sugli agricoltori per costruire sistemi alimentari locali sostenibili, resilienti e competitivi. Questi sistemi sono fondamentali per valorizzare il lavoro degli agricoltori, garantire catene del valore eque e contribuire alla sicurezza alimentare globale.
Le raccomandazioni chiave delineate nella dichiarazione includono maggiori investimenti pubblici in pratiche agricole sostenibili e rispettose del clima, il rafforzamento del commercio internazionale equo basato sulla reciprocità e sulla trasparenza, e il progresso dell’innovazione incentrata sugli agricoltori che colmi il divario tra produttori e comunità di ricerca”.
Si richiama inoltre a un approccio equilibrato ai sistemi alimentari, investendo sia in filiere del valore locali corte che supportano comunità floride, sia in filiere del valore internazionali lunghe ed eque, che garantiscano trasparenza ed equità nel commercio globale. Queste misure sono cruciali non solo per i Paesi del G7, ma anche per l’impegno globale volto a rispondere alla duplice sfida di nutrire una popolazione in crescita e mitigare i cambiamenti climatici.
Le organizzazioni agricole del G7 sono unite nel loro appello affinché i governi di tutto il mondo si impegnino direttamente con gli agricoltori e diano priorità a politiche che garantiscano la sicurezza alimentare e sostengano la redditività economica delle pratiche agricole sostenibili.
“L’unità dimostrata da queste organizzazioni si traduce in un messaggio forte: solo lavorando insieme agli agricoltori, i governi possono garantire un futuro pacifico, prospero e sicuro dal punto di vista alimentare per tutti” conclude Colombo.
La cerimonia di consegna a Ortigia non è solo un momento significativo nell’agenda agricola del G7 rappresenta una riaffermazione del ruolo essenziale che gli agricoltori a livello globale devono svolgere per raggiungere questi obiettivi fondamentali.
Gli agricoltori del G7 esortano quindi i loro governi a prendere decisioni risolutive, collaborando da vicino con la comunità agricola per portare avanti questi obiettivi condivisi.